Dopo l'entrata in vigore della Direttiva Europea sui turni minimi, in un momento politico che vuole ridisegnare con forza l'assistenza ospedale-territorio, mancano in Toscana all'appello 934 infermieri solo per coprire i turni.1737 se si parla di turni e servizi. 

Il rapporto OCSE  vede una media europea di 9 infermieri per 1000 abitanti nel sistema pubblico. In Toscana il dato si assesta su 5,7. In questo contesto il 15% degli infermieri ha limitazioni lavorative e l'età prevalente è quella dei 40/50 enni, con gli over 55 che superano in numero gli under 35. 

I processi innovativi assistenziali che vedono integrazione e continuità ospedale-territorio, il care management, la sanità di iniziativa, la continuità assistenziale domiciliare nelle 24h, i percorsi veloci e flessibili  in emergenza urgenza con modelli quali  il see and treat, le postazioni infermieristiche di emergenza territoriale, le cure palliative e gli hospice... sono gli ambiti dove gli infermieri portano innovazione, sicurezza e appropriatezza economica e clinica, 

Garantire tutto questo quando la proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale rischia di  assegnare ai dipartimenti infermieristici attività gestionali costrette da logiche di dipendenza, appare un obiettivo non conciliabile. 

Continuare a non investire sugli infermieri, non assumendo e non dando loro la possibilità di governare e programmare l'assistenza attraverso la propria dirigenza con modalità professionali e gestionali intellettualmente e scientificamente libere di poter impattare è un danno non tanto per la professione, ma per tutti i cittadini che assistiamo, i quali non sono messi in condizione di avere risposte ai bisogni di salute che esprimono, bisogni di carattere sempre più  assistenziale in ragione della cambiata demografia ed epidemiologia.. 

Siamo pronti ad organizzare una grande protesta di piazza mobilitando gli oltre trentacinquemila professionisti che operano in Regione Toscana

 

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