Comunicato Stampa

I collegi regionali degli infermieri, assistenti sanitari e vigilatrici d'infanzia

si sono riuniti a Firenze e si sono confrontati con l’assessore regionale

L’assessore regionale Saccardi ha incontrato i collegi IPASVI della Toscana

Michele Aurigi, presidente del collegio IPASVI di Siena: “Un incontro programmato per fare il punto sulla riforma sanitaria Toscana ma è stato impossibile non commentare i fatti drammatici di questi giorni” 

L’incontro che i Collegi IPASVI della Regione Toscana avevano richiesto e programmato con l'assessore Stefania Saccardi ha offerto l’occasione per fare il punto sulla riforma sanitaria Toscana ed esprimersi sulla terribile vicenda di Piombino.

 “L’assessore Saccardi – afferma il presidente del Collegio IPASVI Siena, Michele Aurigi – ha avuto parole di stima per gli infermieri e ha ribadito il suo impegno a valorizzare la professione infermieristica sempre nell'ottica della interprofessionalità. E’ stato riconosciuto il ruolo dei Collegi IPASVI come attori naturali di confronto, supporto, analisi attraverso incontri periodici con l'assessorato per offrire risposte efficaci ai cittadini che assistiamo attraverso il nostro contributo fattivo alla crescita professionale, culturale ed organizzativa dell'infermieristica in Toscana”.

“L’incontro era programmato da tempo– continua il presidente del collegio senese Michele Aurigi– ma è stato impossibile non commentare i terribili fatti di cronaca di queste ore. Esprimendo la nostra totale e piena solidarietà alle famiglie, stigmatizziamo con forza una vicenda isolata che non può diventare espressione di oltre 35.000 professionisti che ogni giorno con abnegazione, sacrifico e forte senso deontologico prestano la loro competenza al fianco del cittadino. La migliore risposta è continuare a lavorare con entusiasmo e convinzione per dimostrare che l'infermiere rappresenta il perno fondamentale di un sistema che ha bisogno di rinnovare fortemente i suoi modelli. Non nascondiamo la testa nella sabbia, perché un evento di drammatica portata come questo, per quanto isolato, deve farci interrogare su come evitare che si possa ripetere. Un percorso che trova risposta solo nella totale sinergia di tutte le istituzioni e nell'onestà intellettuale di analisi complesse. Ma allo stesso non ci faremo strumentalizzare da questa drammatica vicenda. Noi infermieri, per storia e cultura, siamo abituati ad andare avanti sempre e comunque con fierezza, perché l'unica cosa che vogliamo è quella di prestare la migliore assistenza possibile nelle migliori condizioni possibili”.