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La graduatoria di concorso in scadenza ad aprile sarà portata ad esaurimento. E poi da subito il concorso per infermieri.

ESTAR si è impegnata a chiamare tutti gli idonei della graduatoria ancora in essere a parziale copertura del fabbisogno di infermieri in toscana. All'esaurimento di questa, inizieranno le procedure concorsuali per un unico concorso regionale da espletare nel 2016.

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Dopo l'entrata in vigore della Direttiva Europea sui turni minimi, in un momento politico che vuole ridisegnare con forza l'assistenza ospedale-territorio, mancano in Toscana all'appello 934 infermieri solo per coprire i turni.1737 se si parla di turni e servizi. 

Il rapporto OCSE  vede una media europea di 9 infermieri per 1000 abitanti nel sistema pubblico. In Toscana il dato si assesta su 5,7. In questo contesto il 15% degli infermieri ha limitazioni lavorative e l'età prevalente è quella dei 40/50 enni, con gli over 55 che superano in numero gli under 35. 

I processi innovativi assistenziali che vedono integrazione e continuità ospedale-territorio, il care management, la sanità di iniziativa, la continuità assistenziale domiciliare nelle 24h, i percorsi veloci e flessibili  in emergenza urgenza con modelli quali  il see and treat, le postazioni infermieristiche di emergenza territoriale, le cure palliative e gli hospice... sono gli ambiti dove gli infermieri portano innovazione, sicurezza e appropriatezza economica e clinica, 

Garantire tutto questo quando la proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale rischia di  assegnare ai dipartimenti infermieristici attività gestionali costrette da logiche di dipendenza, appare un obiettivo non conciliabile. 

Continuare a non investire sugli infermieri, non assumendo e non dando loro la possibilità di governare e programmare l'assistenza attraverso la propria dirigenza con modalità professionali e gestionali intellettualmente e scientificamente libere di poter impattare è un danno non tanto per la professione, ma per tutti i cittadini che assistiamo, i quali non sono messi in condizione di avere risposte ai bisogni di salute che esprimono, bisogni di carattere sempre più  assistenziale in ragione della cambiata demografia ed epidemiologia.. 

Siamo pronti ad organizzare una grande protesta di piazza mobilitando gli oltre trentacinquemila professionisti che operano in Regione Toscana

 

I Collegi IPASVI della Toscana

I Presidenti dei Collegi Ipasvi di Siena Arezzo e Grosseto continuano a presentare il documento elaborato con gli altri collegi toscani alla politica regionale. Dopo aver incontrato l'assessore marroni ed il candidato governatore per il M5S Giacomo Giannarelli, si vedranno nei prossimi giorni con i candidati presidenti Lamioni e Mugnai.

Il collegio Ipasvi di Siena patrocina l'incontro che si terrà il prossimo 12 maggio nell'AOUS con motivo della Giornata Internazionale dell'Infermiere.

I collegi IPASVI della Toscana hanno portato sul tavolo dell'Assessore una serie di elementi da porre in agenda operativa che trovate in fondo all'articolo. Il clima è stato di accoglienza e di ascolto. Per quanto rigurada i Collegi dell'area vasta sud est ci saranno comunque altri incontri con i candidati Presidenti alle prossime elezioni regionali. Il Messaggio che i Collegi portano è chiaro. Lavorare sulle competenze e sui processi per liberare gli infermieri da tutte quelle attività demansionanti che sempre più spesso caratterizzano il nostro lavoro. Ridefinire quindi l'infermieristica e la disciplina scientifica che le appartiene attraverso il coinvolgimento professionale degli infermieri in politica regionale. Definire standard minimi e il giusto skill mix con gli OSS, partendo però da obiettivi, esiti di salute sulla popolazione, approcci scientifici per misurare la complessità assistenziale.

Nella serata di domenica il Governatore Rossi, rispondendo su Quotidiano Sanità ad un sindacato medico, ha svelato un altro ingrediente per la “ricetta salva-servizio sanitario regionale toscano” che vale la pena citare testualmente:

"Almeno in parte sarà possibile sostituire il gran numero di infermieri, che potranno andare in pensione, con un certo numero di giovani Operatori Socio Sanitari preparati, pieni di voglia di fare, e non ancora colpiti da quel fenomeno serio, come il burn-out”.

Il Collegio IPASVI di Siena rimane sbigottito dalla leggerezza con la quale il Governatore si pone.

Volendo dare per scontato che Rossi conosca bene le differenze di ruolo, profilo e responsabilità tra infermiere ed OSS, è interessante notare come la paventata “sostituzione” poggi su presupposti numerici e non ragioni nemmeno distrattamente su appropriatezza clinico-assistenziale e competenze. 

Vorremmo allora conoscere in quali servizi e linee di processo andrebbe a sostituire un infermiere con un OSS e per quali motivi: davvero la motivazione è che gli OSS sono "giovani e pieni di voglia di fare?". Tutto qui? Queste sono le premesse per definire uno skill-mix adeguato mantenendo tutte quelle trasformazioni auspicate, volute e cercate dalla regione a partiredall'intensità di cura?

Sentiamo il bisogno di comunicare al Governatore una notizia incredibile e che forse è sfuggita: ci sono anche moltissimi giovani infermieri toscani “preparati e pieni di voglia di fare non ancora colpiti dal fenomeno del burn-out” che al momento sono disoccupati…

Riguardo al burn-out varrebbe poi la pena ricordare a Rossi che l’età anagrafica è un elemento marginale rispetto allo stress proprio della professione legato alle condizioni di lavoro nelle quali le organizzazioni costringono il professionista ad operare. 

Non vogliamo fraintendimenti: ben vengano assunzioni di OSS, purché siano fatte in un quadro strategico delineato, magari condiviso, che restituisca all’infermiere il campo proprio di attività, valorizzandone le reali competenze. “Sostituire” è altra cosa!

Oppure Rossi vuole lanciare un altro messaggio: la sostenibilitààdel servizio sanitario regionale intende basarsi nel prossimo futuro sulle prestazioni domestico alberghiere ed assistenza di base. Se così fosse, tutto apparirebbe molto più chiaro.

Così come molto più chiaro apparirebbe, agli infermieri senesi, cosa li aspetta nei prossimi anni se Rossi sarà riconfermato Presidente.

 

IL COLLEGIO IPASVI DI SIENA

 

 

 

 

Leggi la posizione dei Collegi Ipasvi della Toscana: Ipasvi Toscana Insorge contro Rossi

 

 

 

 

 

 Leggi le dichiarazioni di Rossi: quotidianosanita

Il 3 febbraio 2015 presso la sede del Collegio Ipasvi Firenze si sino incontrati per un confronto sulle tematiche della DGRT77/2015, nonché, più in generale, sulle tematiche della infermieristica in toscana, i presidenti dei Collegi Ipasvi ed i dirigenti infermieristici delle aziende sanitarie ed ospedaliere della regione. Il momento è stato una bella occasione di scambio e di condivisione per l’individuazione di obbiettivi comuni per lo sviluppo della professione. A margine dell’incontro, i presidenti hanno avuto l’occasione di confrontarsi anche con i rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali, sempre nell’intento di creare sinergie in vista dei futuri riassetti della sanità toscana.

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